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Archivio dell'autore: enzo pertusio
Ammare
Pino chiedeva sempre: dove vai ammare ste’state? Lo diceva con quell’accento palermitano, caldo e musicale. Mi faceva ridere, ridevamo. Adesso che non c’è più rido da solo, con immota malinconia. Pino used to ask me: where are you going “ammare”… Guarda le immagini…
Trattografia
In questa accezione trattografia è un neologismo, è la scrittura attraverso i segni. Soggetto è il segno stesso, sottoforma di macchia, linea, segmento, ombra, riflesso, scritta sui muri. Oppure il significato che il segno, nella sua struttura composta con altre storie, fornisce.… Guarda le immagini…
Orizzonti Gaelici – Gaelic horizon
Chi avrebbe mai pensato di andare al Pub già a metà pomeriggio, eppure è stato cosi. In Irlanda diventi irlandese, almeno nelle abitudini. La scelta del formato ultra-panoramico è dettato dall’esigenza di farci stare tutto quell’orizzonte che sembra non finire mai.… Guarda le immagini…
Il mio far far West – My far far west
E’ una storia tutta piemontese. Il Piemonte è stato un tempo sogno e una speranza di vita migliore per chi, nel dopoguerra, cercava miglior fortuna, la terra promessa, il nostro Far West. I sogni però non sempre si realizzano. Questa… Guarda le immagini…
Subcontinente
L’India è l’ossimoro per eccellenza, quello che da altre parti sarebbe impossibile lì si può realizzare. In India la possibilità di coesistenza tra lingue, razze e religioni diverse e tautologia cristallina, e lo è nonostante la storia sia fatta di… Guarda le immagini…
Ho visto un mondo – Trilogie – I saw a world
“Ho visto un mondo” è un progetto nato con l’intento di realizzare brevi storie in tre scatti, una al giorno, dal 1 gennaio al 31 dicembre 2011. 365 giorni di fotografie. Qui troverete solo una piccola rappresentazione dell’intero lavoro “I… Guarda le immagini…
Questa è la mia città -This is my hometown
Questa è la mia città Torino, quella che la pubblicità definiva “on the move” ai tempi dell’Olimpiade. E di movimenti ne ha fatti, eccome, dalla città fredda e nebbiosa, operaia e diffidente di trent’anni fa, a quella dei locali di… Guarda le immagini…
New York 1996
Un turista appena arrivato lo riconosci subito, cammina guardando per aria con la bocca aperta, con il rischio di inciamparsi, immerso nell’ombra dei grattacieli. New York è un refugium peccatorum, un luna park, un bersaglio. Non ha patrie, assomiglia all’America… Guarda le immagini…
I nuovi parigini
Una commistione di razze, un crogiolo di generi. La Ville bohémien è silente, le melodie di Becaud hanno lasciato lo spazio all’hip hop delle banlieu. Il parigino autoctono ha perso la DOCG frapponendo una distanza ancor maggiore tra la metropoli e… Guarda le immagini…